Le telecamere, anche se nascoste, possono essere utilizzate legalmente in ambito aziendale per raccogliere prove di comportamenti illeciti, come confermato dalla Corte di Cassazione italiana e dalla Corte di Strasburgo. Secondo la Cassazione, i controlli “difensivi” occulti sono leciti quando volti a tutelare il patrimonio aziendale, purché rispettino la dignità dei lavoratori. La Corte di Strasburgo ha stabilito che l’uso di queste immagini non viola l’equo processo, se supportato da altre prove e proporzionato alla gravità del caso.

Riferimenti normativi

La normativa italiana richiede la segnalazione di telecamere visibili (Statuto dei Lavoratori, art. 4), ma ammette deroghe per “sistemi difensivi”. Sentenze significative includono la n. 10636/2017 della Cassazione e la n. 2890/2015, che legittimano l’uso di immagini di telecamere nascoste in casi di reati aziendali.

Sebbene l’uso probatorio di videoriprese aziendali, anche occultate, sia legale, è sempre bene rivolgersi a professionisti del settore, come iProtector.

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Alcuni Esempi Pratici?


Il Magazziniere Sottrattore

Nel magazzino di un’azienda, alcuni dipendenti avevano accesso libero ai prodotti e avevano iniziato a sottrarli sistematicamente. Nonostante le sospettate irregolarità, non c’erano prove concrete. Per proteggere l’azienda da perdite economiche, è stata installata una telecamera nascosta in un’area sensibile. Le riprese hanno documentato chiaramente la sottrazione della merce, e l’azienda ha avviato una procedura disciplinare.

Assenteismo

Un’altra azienda, che aveva riscontrato problemi di assenteismo e mancata produttività da parte di un dipendente, sospettava che quest’ultimo si assentasse in maniera anomala e non giustificata dalla propria postazione di lavoro. Dopo averlo sorpreso a lasciare la postazione per periodi prolungati senza giustificato motivo, l’azienda ha avviato una procedura disciplinare per negligenza e violazione del regolamento interno.

La Sicurezza sul Lavoro

In un’industria con macchinari ad alto rischio, il datore di lavoro ha scoperto che alcuni dipendenti non seguivano le normative di sicurezza, come l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. In un caso specifico, un lavoratore è stato sorpreso a non indossare il casco di protezione mentre operava su una macchina pericolosa. Le telecamere nascoste, installate per monitorare il comportamento dei dipendenti, hanno fornito prove cruciali per procedere con la sanzione disciplinare per violazione delle misure di sicurezza sul posto di lavoro.

In tutti questi casi, l’uso delle telecamere nascoste è stato giustificato dall’esigenza di proteggere l’azienda da danni economici o da potenziali rischi per la sicurezza. La giurisprudenza, come stabilito dalla Corte di Cassazione, ha sancito la legittimità di tali azioni, a condizione che non siano invasive e che siano finalizzate a tutelare gli interessi legittimi dell’impresa.

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